Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di stefano (del 22/02/2007 @ 11:46:20, in Analisi, linkato 2903 volte)
Ho letto la frase che dà il titolo a questo articolo alla mostra dell’architetto Fuksas. Scorreva su un grande schermo insieme ad altre e mi sono chiesto a quale etica facciamo riferimento nel nostro lavoro. Dal mio passato di progettista grafico mi è tornato alla memoria Albe Steiner, che sul suo libro Il Mestiere del Grafico scriveva così: “La mia opera va nel senso stesso della produzione, non verso la speculazione ma verso la fruizione, l’uso corrente di quello che è un nostro diritto nella civiltà industriale... Se il prodotto non corrisponde a certe regole o a certe intenzioni, il disegnatore deve rifiutarsi di collaborare... Il consumatore viene prima del prodotto, quindi la grafica deve essere al servizio del pubblico e spingere solo quei prodotti che sono utili anche al consumatore”. Con gli opportuni adattamenti al nostro contesto questa considerazione è tuttora assolutamente valida. Veniamo al perché di questa introduzione. Negli ultimi tempi, visitando alcuni siti web esteticamente molto validi, mi sono imbattuto in una inspiegabile caratteristica: i link avevano lo stesso colore, o uno molto simile, del testo normale. Sappiamo bene che le persone non leggono le pagine web, ma le scorrono velocemente alla ricerca di “appigli” che le possano aiutare ad ottenere le informazioni che cercano. I link sono uno di questi e sono alla base di un corretto sistema di navigazione contestuale. E allora mi chiedo: quali ricerche hanno portato alla scelta di rompere una convenzione ormai acquisita? L’unica risposta che trovo è che esteticamente altri colori avrebbero disturbato l’insieme della pagina, sebbene avrebbero potuto aiutare i visitatori del sito web a raggiungere il loro obiettivo. Non fraintendetemi. Non voglio certo affermare che chi ha progettato queste pagine manchi di etica. Non conosco queste persone e posso solo commentare il loro lavoro. E so bene, lavorando da 20 anni, quanti compromessi si devono fare con la committenza, spesso poco umile e sempre desiderosa di esprimere il proprio punto di vista su campi che non conosce. Ma il nostro lavoro non è quello di esecutori. È quello di essere progettisti consapevoli dell’importanza del nostro ruolo e delle responsabilità che esso comporta e di essere, anche, “agenti del cambiamento”, come ben descritto nell’articolo comparso su UX Matters dal titolo Connecting cultures, changing organizations: the User Experience practitioner as change agent.
Vi segnaliamo un articolo sull'uso dei personaggi nella progettazione di manuali e help in linea apparso su UX Matters con il titolo Effective User Assistance Design: Ten Best Practices. Link: http://www.uxmatters.com/MT/archives/000170.php
Presentiamo una bibliografia essenziale commentata. Seguirà, per alcuni di questi libri, una recensione dettagliata.
Fondamentali The Inmates Are Running the Asylum - Alan Cooper, 1999, Sams trad. italiana Il disagio tecnologico - 1999, Apogeo In questo libro Alan Cooper descrive per la prima volta i personaggi e il loro uso all’interno della metodologia da lui definita goal-directed design. Tradotto ma introvabile in quanto esaurito e mai più ristampato. Alla Apogeo facciamo un appello affinché lo renda di nuovo disponibile.
The Elements of User Experience - Jesse James Garrett, 2002, New Riders Il testo fondamentale dello user-centred design. Mai tradotto in italiano. Non se ne capisce il motivo, trattandosi di un libro assai breve.
Ricerca Observing the User Experience - Mike Kuniavsky, 2003, Morgan Kaufmann Il Kuniavsky è un manuale fondamentale. Tutte le tecniche di ricerca e osservazione, specifiche per il web, sono descritte e analizzate in maniera chiara e diretta.
Understanding your User - Catherine Courage e Kathy Baxter, 2005, Morgan Kaufmann Manuale specifico sulle tecniche di ricerca e osservazione, con casi di studio molto dettagliati sul loro uso.
Personaggi The Persona Lifecycle - Tamara Adlin e John Pruitt, 2005, Morgan Kaufmann Un testo fondamentale per chiunque voglia conoscere a fondo la tecnica dei personaggi. Un libro corposo (oltre 700 pagine), con innumerevoli casi di studio e interventi esterni.
The User is Always Right - Steve Mulder e Ziv Yaar, 2006, New Riders L’uso dei personaggi nella progettazione dei siti web. Un libro agile e di facile lettura che guida attraverso tutto il processo di creazione e di uso dei personaggi durante le singole fasi del progetto.
Specifici E-commerce Usability - David Travis, 2003, Taylor & Francis Nonostante il titolo, il libro analizza sia l’usabilità che la metodologia user-centred. Il suo pregio maggiore è nella semplicità e nella chiarezza con cui descrive tutte le fasi di sviluppo.
Call to Actions - Bryan e Jeffrey Eisenberg, 2005, WA Press Come guidare i visitatori di un sito web verso gli obiettivi che sono prioritari per l’azienda. Tecniche e consigli che riguardano tutti gli elementi che influiscono sul processo decisionale (testi, immagini, struttura delle pagine, etc).
Defensive Design for the Web - 37 Signals, 2004, Pearson Education and New Riders trad. italiana Defensive Design per il Web - 2004, Tecniche Nuove L’importanza di rendere chiari i messaggi di errore. Mostra esempi buoni e cattivi con linee guida su come progettare i messaggi di errore. è inserito in questa bibliografia anche perché mette l’accento sul fatto che i visitatori di un sito web sono persone e non utenti.
Documentazione Communicating Design - Daniel M. Brown, 2006, New Riders Un manuale molto dettagliato che guida alla preparazione della documentazione nei progetti web. Un libro unico nel suo genere.
L’idea di un spazio dedicato allo user-centred design - ed in particolare ai personaggi (user personas) - al fine di condividere informazioni ed esperienze, è nata a Londra durante un corso della User Experience Week 2006. Il corso aveva come argomento, naturalmente, l’uso dei personaggi nella progettazione di software e siti web.
Così è nato questo blog, che intende mettere in evidenza come sia importante tenere conto delle persone che utilizzeranno il software o il sito web, durante tutto l’iter progettuale e produttivo. Oltre a chi ha contribuito alla sua nascita (chi scrive con Cristina Carpani e Michele Velastri), il blog è aperto agli interventi di tutti coloro che sono interessati a promuovere questa metodologia progettuale.
Il blog pubblicherà segnalazioni, analisi e casi di studio. A breve partirà anche una serie di articoli introduttivi allo user-centred design.
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