SMAU 2010: introduzione e slide del workshop - progettareperlepersone - tecniche e strumenti dello user-centred design
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lo user-centred design non persegue soluzioni totalizzanti e definitive, bensì un continuo miglioramento che si basa sui dati forniti dall’osservazione
L’argomento del workshop è stato l’innovazione che, a nostro parere, diventa significativa quando rende più facile la vita delle persone. Nello specifico abbiamo parlato di ricerche etnografiche, interviste e diari e degli strumenti di analisi e progettazione che supportano lo sviluppo di prodotti e servizi digitali che vanno incontro alle reali necessità delle persone.
Questo approccio, che tiene conto prima delle persone e poi di altri fattori, è essenziale per lo sviluppo dei servizi digitali in Italia. I numeri non lasciano dubbi. Abbiamo uno dei più bassi tassi di utilizzo della rete, al 22° posto secondo un’indagine Nokia. E non è un problema di infrastrutture. A nostro parere, sono inadeguati gli approcci ai progetti a impedire innovazione e sviluppo. Approcci tutti centrati o sulla creatività fine a se stessa o sulla tecnologia, che non rimuovono la barriera più grande: il senso di inadeguatezza che le persone sentono quando utilizzano dei dispositivi e dei servizi digitali non progettati per loro. Spesso, dopo un primo approccio, la frustrazione prende il sopravvento e smettono di utilizzarli.
Per questo è necessario un approccio che faccia emergere le reali necessità delle persone, soprattutto di quelle al momento escluse. Le prospettive, per chiunque abbracci questo modello di progettazione, possono essere enormi, perché darebbero un vantaggio competitivo senza eguali.
Le slide e lo script (PDF 25Kb) del workshop a SMAU2010 / smau10Mi